I massaggiatori e capi bagnini adottano tecniche manuale o vari mezzi per mobilizzare tessuti, mettendo in atto dei trattamenti terapeutici e ricorre prevalentemente a tecniche passive atte a diminuire, eliminare gli stati anormali e patologici.
Il Massaggiatore e Capo Bagnino degli stabilimenti idroterapici è un operatore sanitario esercente un arte sanitaria che, su prescrizione medica e sotto controllo del medico curante, nell’ambito delle proprie competenze provvede direttamente alla cura, recupero funzionale del paziente mediante massoterapia, idroterapia e balneoterapia come indicato Regio Decreto 31 maggio 1928, n. 1334 e art. 99 e 140 del T.U. delle leggi sanitarie. I massaggiatori e capi bagnini adottano tecniche manuale o vari mezzi per mobilizzare tessuti, mettendo in atto dei trattamenti terapeutici e ricorre prevalentemente a tecniche o applicazioni cosiddette passive atte a diminuire, eliminare o prevenire gli stati anormali e/o patologici quali ad esempio dolori, problemi posturali e tensioni muscolari, con l’obbiettivo di recuperare, mantenere e promuovere le normali funzioni motorie desiderate. L’arte sanitaria del massaggiatore capo bagnino, confermata ormai come professione autonoma, si ottiene con abilitazione regionale previo esame dopo aver frequentato un percorso di studio biennale in scuole abilitate con monte ore di un minimo di 1200 complessive (di cui un 40% pratiche) ed un minimo di pratica clinica di 200 ore (in genere le scuole ne chiedono sui 400-500).
Antonio Sisana ha conseguito di diploma di Massaggiatore Capo Bagnino degli istituti idroperatici nel 2013 presso la W.S. Educational Center di Busto Arsizio.
Emiliano Noris ha conseguito di diploma di Massaggiatore Capo Bagnino degli istituti idroperatici nel 2012 presso il Centro studi Synapsy di Bergamo.